"Il y eut un moment, entre le quai des Orfèvres et le pont Marie, où Maigret marqua un temps d'arrêt, si court que Lapointe, qui marchait à son côté, n'y fit pas attention. Et pourtant, pendant quelques secondes, peut-être moins d'une seconde, le commissaire venait de se retrouver à l'âge de son compagnon."
Inizia così Maigret et le Clochard, di Georges Simenon, il primo libro che io abbia mai letto in francese, un paio di decenni orsono.
Il primo di una lunga serie, negli anni dell'università durante i quali leggere per ore ed ore non era ancora un lusso e la biblioteca era la mia seconda casa.
E nel preciso istante in cui ho iniziato a sfogliare le pagine di questo bellissimo libro ho capito una volta ancora che avrei fatto il possibile per leggere sempre i libri in lingua originale.
Quante ore di studio per imparare più lingue possibile, quanto denaro investito in grammatiche, dizionari, eserciziari... e quanta rabbia nel vedere gli studenti sbuffare per le lezioni di inglese e di tedesco a scuola: se avessi io ora quest'opportunità, di studiare gratis per anni!
Grazie alla magia narrativa di Simenon ed alla possibilità di apprezzarla nella sua lingua originale, infatti sono stata trasportata nelle atmosfere parigine del Lungosenna, in mondi sconosciuti ma dipinti con un'abilità tale da renderli vivi agli occhi della mia mente, al punto che saprei ripercorrere i passi di Maigret vedendo case, strade, personaggi esattamente come l'autore li racconta nelle pagine di questo libro.
Un fantastico viaggio nel tempo e nello spazio come pochi sanno creare, pronto per me soltanto allungando la mano sullo scaffale.
Merci beaucoup, Monsieur Simenon.
La copertina della prima edizione - Ed. Presses de la Cité |