venerdì 28 marzo 2014

Aggiornamento "Un dono a sorpresa" - "Surprise gift" - "Un cadeau-surprise"


- QUEST'INIZIATIVA E' CHIUSA, UN GRAZIE DI CUORE A CHI HA PARTECIPATO: 
LA SORPRESA MISTERIOSA STA PER METTERSI IN VIAGGIO -

Il materiale per l’iniziativa “Un dono a sorpresa” è finalmente pronto!


Anche il progetto (TOP SECRET) è fatto. . .

Vi riassumo il regolamento: le prime 5 persone (anzi, ormai 4) che pubblicheranno un commento sotto a questo post oppure sotto al post “Un dono a sorpresa” del 12 marzo (il link è nella colonna a destra del blog) con scritto “PARTECIPO” riceveranno, nel corso del 2014, un regalino fatto a mano da me e creato appositamente per loro.

L'iniziativa non ha alcun costo, solo l’impegno di condividere sul proprio blog l’iniziativa e inviare un dono a sorpresa ad altre 5 persone, che faranno la stessa cosa sul loro blog. . . e così via, per creare una "rete di gentilezze".

Ognuno è libero di scegliere cosa realizzare come dono, purché sia fatto col cuore e con la passione e l’impegno che si metterebbe per fare un regalo alla propria migliore amica.

Vi aspetto!
Alla prossima,
Rose

The materials for the "Surprise gift" is finally ready!
And the project (TOP SECRET) is done. . . 
I summarize the regulation: the first 5 people (or better 4) who publish a comment underneath this post or in the post "A surprise gift" of March 12 (the link is on the right column of the blog) that says "I PARTICIPATE" will receive, during 2014, a small gift, handmade by me and created especially for them.

The event is free of charge of course, the only commitment is to share on your blog the initiative and send a surprise gift to 5 other people, who will do the same thing on their blog. . . and so on, to create a "network of kindness."

Everyone is free to choose what you create as a gift, it is important that it is done with heart and passion and with the care that you would put to make a gift to your best friend.

I'll be waiting!


Le matériel pour le "Un cadeau surprise" est enfin prêt!
Le projet (TOP SECRET) Est fait. . .

Je résume la réglementation: les 5 premières personnes (ou mieux 4, désormais) qui publient un commentaire sous cet article ou dans le post "Un cadeau surprise" du 12 Mars (le lien est à la droite du blog) qui dit "JE PARTICIPE" recevra, en au cours de 2014, un cadeau fait main de moi et créé pour eux.

L'initiative ne coûte rien, juste un engagement à partager sur votre blog l'initiative et envoyer un cadeau surprise à 5 autres personnes, qui vont faire la même chose sur leur blog. . . et ainsi de suite, pour créer un “réseau de bonté".

Chacun est libre de choisir ce qu'il va faire comme cadeau, à condition qu'il soit fait avec cœur et passion et l'engagement que vous mettiez à faire un cadeau à votre meilleur ami.

Je vous attends!

martedì 25 marzo 2014

In fondo ad un cassetto...


. . . a volte capita di trovare qualcosa di inaspettato: una vecchia cartolina, un biglietto del teatro o la lista delle “100 cose da fare prima di morire” compilata con le amiche al fatidico passaggio dagli “enta” agli “anta”, quando per la prima volta i numeretti stampati sulla carta d’identità suggeriscono di fare un bilancio della propria vita.

Questa volta è toccato ad un ricamo datato 2001, quando la mia vita non era ancora così frenetica e potevo dedicarmi al punto croce senza “rubare” troppo tempo ai miei doveri, senza (quasi) sentirmi in colpa, senza dover riporre tutto ogni tre crocette perché altre incombenze chiamano pressanti.

Lo schema, anzi gli schemi, perché si tratta di un composit, sono tratti da varie riviste, fra cui CCS e Burda, e altre che ora non ricordo. Nelle intenzioni avrebbe dovuto ornare l’ingresso di casa ma poi è finito ripiegato in un cassetto, protetto da un foglio di carta velina.


Potrebbe essere il momento di dare a questo quadretto una seconda opportunità e appenderlo, o sarà meglio restituirlo all’oblio in attesa che il fato lo riporti nuovamente alla luce?

Con questo dubbio ancora irrisolto, riavvolgo la carta velina e ripongo l’involto nel cassetto, mentre  decido il da farsi. Non ho il tempo di pensarci: il lavoro, la cena, gli impegni della famiglia hanno la priorità.

E la storia – ora lo capisco – si ripete.
Alla prossima,
Rose
._.
At the bottom of a drawer . . .

. . . sometimes you find something unexpected: an old postcard, a theater ticket or the list of the "100 things to do before you die" filled with my friends to the fateful transition from "thirty" to "forty" when, for the first time, the little numbers printed on the ID card suggest to take stock of your life.

This time it was an embroidery dated 2001, when my life was not so hectic and I could devote myself to cross stitch without "stealing" too much time to my duties, without (almost) feel guilty without having to put everything away every three spreaders because other pressing duties call.

The pattern, rather the patterns, because it is a composite, are taken from various magazines, including CCS and Burda, and others that I can't remember. The intention was to adorn the entrance of my house, but then it ended up folded in a drawer, protected by a sheet of tissue paper.

It may be time to give this picture a second chance and hang it, or it will be better to return it to oblivion awaiting that fate brings it back again to light?

With this doubt, still unresolved, I wrap it again with tissue paper and put the bundle in a drawer, while I decide what to do. I do not have time to think about it: work, dinner, family commitments take priority.

And the story - now I understand - is repeated.
Until next time,
Rose
._.

Dans le fond d'un tiroir ...



. . . parfois, vous trouverez quelque chose d'inattendu: une vieille carte postale, un billet de théâtre ou une liste des "100 choses à faire avant de mourir" rempli avec les amies, à la transition fatidique de «trente» à «quarante» quand, pour la première fois, les petits chiffres imprimés sur la carte d'identité suggèrent de faire le bilan de votre vie.

Cette fois, c'est une broderie du 2001, quand ma vie n'était pas si intense et j'ai pu me consacrer à point de croix sans "voler" trop de temps à mes devoirs, sans (presque) me sentir coupable, sans avoir à laisser la broderie à chaque instant, parce que d'autres fonctions urgents appellent.

Le modèle, en fait, les modèles, car il est un composite, sont tirées de divers magazines, y compris le CCS et Burda et d'autres dont je ne me souviens pas. Dans les intentions, il était destinée à orner l'entrée de ma maison, mais il est fini plié dans un tiroir, protégé par une feuille de papier de soie.

Il est peut être temps de donner cette image une seconde chance et l'accrocher, ou sera-t-il préférable de le retourner à l'oubli, en attendant que le sort les ramène à nouveau à la lumière?

Avec ce doute toujours pas résolu, je l'habille à nouveau avec du papier de soie et je mets le paquet dans le tiroir, tandis que je décide quoi faire. Je n'ai pas le temps d'y penser: le travail, le dîner, les engagements de la famille ont la priorité.

Et l'histoire - maintenant je comprends - est répété .
Jusqu'à la prochaine fois,
Rose



domenica 23 marzo 2014

Il Villaggio delle Quilters marzo


Ecco qui anche marzo, la terza tappa del SAL di Alessandra di Babeggi&Patch.



Devo ammettere che stavolta non sono soddisfatta del risultato: che sia ora di comprare qualche tessuto ad hoc e rinunciare al progetto “100% recycled fabrics?”

Di solito quando scelgo una strada da percorrere non torno indietro. . . ma bisogna anche avere il coraggio di ritornare sui propri passi quando si vede che proprio la cosa non funziona!
Ho deciso che sarà la tappa di aprile a darmi la risposta, staremo a vedere.

Per tirarmi un po’ su però ho notato di essere migliorata almeno un po’ nella tecnica: per il primo pannello mi ci è voluto un giorno e mezzo, per il secondo una giornata scarsa, mentre il terzo mi ha preso solo una mattinata . . .  va perfezionata ancora la giunzione fra i tasselli ma non posso pretendere troppo eh!
E qui ci sono i tre pannelli uniti . . . il che significa che un trimestre se n’è andato! 


Beh, la visione d'insieme non è poi così terribile :o)
Alla prossima,
Rose

venerdì 14 marzo 2014

morbide e calde

Le mie babbucce, realizzate con un gruppo di amiche in una fredda sera d'inverno.



E devo dire che sono proprio ideali per l'uso che avevo pensato, ovvero in viaggio: occupano pochissimo spazio, sono leggere e calde e la misura "extra-large" permette di indossarle anche con sotto i calzettoni di lana grossa fatti ai ferri dalla nonna. . . per le super freddolose come me.
Inoltre, avendo usato tessuto sintetico che inizialmente mi aveva fatto storcere il naso, sono lavate e asciutte in un lampo.
Con un po' più di fantasia nelle decorazioni forse il risultato sarebbe stato migliore ma. . . alle undici della sera la rosellina è il massimo che sono riuscita a fare  :o)
Alla prossima,
Rose

mercoledì 12 marzo 2014

Un dono a sorpresa

- QUESTA INIZIATIVA E' CHIUSA. UN GRAZIE DI CUORE A CHI HA PARTECIPATO: 
LA SORPRESA MISTERIOSA STA PER METTERSI IN VIAGGIO -

Una bellissima iniziativa del blog di Fanila L'Ago Turchino alla quale ho aderito immediatamente. . . 

Il funzionamento è semplice:

Le prime 5 persone che pubblicheranno un commento sotto a questo post con scritto PARTECIPO riceveranno, nel corso del 2014 un regalino fatto a mano da me e - come dice Fanila - creato appositamente per loro.

L'iniziativa non comporta alcun costo, solo l'impegno (morale, ma non per questo meno valido) di condividere sul proprio blog l'iniziativa e, con lo stesso sistema, inviare un dono a sorpresa ad altre 5 persone.

Così si dovrebbe creare una "rete di gentilezze" che sono sicura farà nascere il sorriso sulle labbra di chi riceverà la sorpresa ma anche di chi la invierà.

Lo scopo dell'iniziativa, se ho ben capito le intenzioni della promotrice, è infatti regalare un momento di allegria inaspettata ad una persona, anzi a cinque persone che condividono con noi la passione per le creazioni con ago, filo, lana, stoffe e bottoni. . . e chi più ne ha più ne metta.

Piena libertà dunque di scelta in merito a cosa realizzare come dono, purché fatto col cuore e con la passione che si metterebbe per fare un regalo alla propria migliore amica.

Stavo dimenticando il banner dell'originaria promotrice di questa bella iniziativa, del blog di iolecal di Iole:

Alla prossima,
Rose

Grazie grazie grazie!

Grazie, grazie, grazie Ilaria, per aver dedicato tempo e cura per realizzare il dono che mi hai inviato in occasione del Giveaway organizzato per il primo compliblog del tuo blog L'Ago Turchino.
Lo so che le foto non rendono bene ma la collana che sarò orgogliosa di indossare è realizzata ad arte, rifinita con precisione come solo chi fa davvero le cose col cuore può fare. E questo mi rende felice di averti incontrata, anche se solo virtualmente . . .


A presto,
Rose

domenica 9 marzo 2014

Dieci verità sul quilting

. . . o patchwork che dir si voglia:

1
Il quilting è (un po') più difficile di quel che sembra

2
Il quilting è (molto) più divertente di quel che sembra

3
Le stoffe appositamente create per il quilting danno risultati eccellenti e sono generalmente gradevoli da lavorare, perché non sfilacciano e non scivolano, non stingono e non restringono, non "tirano" durante la fase di trapunto e hanno delle fantasie bellissime

4
Le stoffe non create per il quilting (leggi: riciclate) danno risultati a volte mediocri e complicano la vita durante la lavorazione, perché sfilacciano, scivolano, stingono, restringono, tirano durante la lavorazione e a volte sono proprio orrende

5
Il quilt creato con tessuti riciclati può a volte non essere bello alla vista ma fa sempre bene al cuore

6
Quiltare in compagnia è divertente e fa volare il tempo

7
Anche quiltare da soli è divertente e fa volare il tempo

8
In ogni caso, è sempre meglio quiltare in compagnia

9
Qualche soldo speso per un minimo di attrezzatura semplifica la vita, ma si va alla grande anche con il righello dei tempi della scuola, le forbici della mamma e un po' di olio di gomito

10
Il quilting dà assuefazione


Alla prossima,
Rose

sabato 8 marzo 2014

Febbraio Il Villaggio delle Quilters

Sto recuperando il ritardo, chissà che con la casetta di marzo io riesca a mettermi in pari. . . per ora ho finito il mese di febbraio con solo 8 giorni di ritardo.
Per questa seconda casetta, ancora tessuti riciclati (o "stoffe dei ricordi", come dice Alessandra, definizione che mi piace moltissimo) per il mese di febbraio del SAL "Il Villaggio delle Quilters" del blog Babeggi and Patch.
Ogni pezzetto di stoffa è un pezzetto della mia vita, poco importa se i colori sono male assortiti, le consistenze diverse e il risultato d'insieme decisamente poco stilish: è la mia vita e a me va bene così.


Ora comincio a riordinare le idee (e le stoffe) per la tappa di marzo.
Alla prossima,
Rose

giovedì 6 marzo 2014

La mia prima volta

con ago e filo, naturalmente . . .
Era il 1977 e grazie ai pazienti insegnamenti di Suor Carla ho realizzato il mio primo lavoro a punto croce.
Ricordo ancora quando dovevamo misurare le gugliate di filo, esattamente 40 cm, non uno di più, sotto lo sguardo attento dell'insegnante che ci ammoniva: "Uciàda longa, cosinàra mata" (gugliata lunga, ricamatrice matta - perché le gugliate troppo lunghe finivano inevitabilmente per annodarsi in modo inestricabile, costringendoci a tagliare il filo, disfare vari punti per fermarlo e ricominciare).
Ho molto di cui essere grata nella vita, anche di aver scoperto il piacere di creare con ago e filo, un piacere che a distanza di tanti anni non mi ha ancora abbandonata.


Alla prossima,
Rose

martedì 4 marzo 2014

Le poirier et les quatre saisons


C'est l'histoire d'un homme, père de 4 garçons.
Il voulait apprendre à ses fils à ne point juger précipitamment.

 Pour cela il les envoya faire une enquête personnelle pendant laquelle ils devaient se rendre à une distance lointaine et aller chacun observer un poirier.
Le premier fils partirait en hiver, le second au printemps, le troisième en été et le benjamin en automne. Quand tous furent partis et revenus, il les rassembla et leur demanda de lui décrire ce qu'ils avaient vu.
Le premier fils dit que l'arbre était noir, affreux, tout plié et que ses branches étaient tordues.
Le second dit: "Non, il était couvert de pousses vertes et plein de belles promesses".
Le troisième avait un point de vue bien différent: "Il était plein de fleurs agréables à sentir et je l'ai trouvé majestueux, c'était l'arbre le plus gracieux que je n'avais jamais vu".
Le benjamin secoua sa tête pour leur faire remarquer que son observation n'était pas du tout la même: "Les fruits étaient tous murs, lourds de leur jus, plein d'engagements et d'espoirs".
Le brave homme leur dit alors: "Mes fils vous avez tous raison. Eh oui, vous êtes tous allés voir ce poirier à une saison différente et chacun d'entre vous a vu une seule période de la vie de cet arbre".
Il leur dit aussi: "Vous ne pouvez pas juger un arbre en seulement une saison, ni un être humain sur une impression. L'essence de ce qu'ils sont en réalité ne peut être connue en seulement une petite partie de vie, car il y a les joies, les peines, les regrets, etc. Ils peuvent seulement être appréciés que bien plus tard dans leur existence. Si vous abandonnez en hiver alors vous manquez inévitablement la promesse du printemps, la beauté de l'été et l'accomplissement de l'automne."

The Tale of the Three Brothers


Seven books you have to buy and read, read and read again.
Eight movies you have to buy, and watch, watch and watch again. 
A world that will give to your life a touch of magic.


"There were once three brothers who were travelling along a lonely, winding road at twilight. In time, the brothers reached a river too treacherous to pass, but being learned in the magical arts, the three brothers simply waved their wands and made a bridge. Before they could cross, however, they found their path blocked by a hooded figure.
It was Death, and he felt cheated, cheated because travellers would normally drown in the river. But Death was cunning. He pretended to congratulate the three brothers on their magic and said that each had earned a prize for having been clever enough to evade him.

The oldest asked for a wand more powerful than any in existence: so Death fashioned him one from an elder tree that stood nearby.

The second brother, decided he wanted to humiliate Death even further, and asked for the power to recall loved ones from the grave. So Death plucked a stone from the river and offered it to him.

Finally, Death turned to the third brother. A humble man, he asked for something that would allow him to go forth from that place without being followed by Death. And so was that Death reluctantly handed over his own Cloak of Invisibility.
The first brother traveled to a distant village, where with the Elder Wand in hand he killed a wizard with whom he had once quarreled. Drunk, with the power that the Elder Wand had given him, he braged of his invincibility.
But that night, another wizard stole the wand and slit the brother’s throat for good measure.
And so Death took the first brother for his own.
The second brother journeyed to his home, where he took the stone and turned it thrice in his hand. To his delight, the girl he had once hoped to marry, before her untimely death, appeared before him.
Yet soon she turned sad and cold, for she did not belong in the mortal world. Driven mad with hopeless longing, the second brother killed himself so as to join her.
And so Death took the second brother.
As for the third brother, Death searched for many years, but was never able to find him. Only when he attained a great age d thide youngest brother shed the Cloak of Invisibility and gave it to his son. He then greeted Death as an old friend, and went with him gladly, departing this life as equals."
Harry Potter and the Deathly Hallows, Chapter Twenty-One

sabato 1 marzo 2014

SAL E oggi: bucato! tappa 2

Di gran carriera ho recuperato il ritardo completando la tappa di febbraio del SAL "E oggi: bucato" di Barbara4Stagioni:


Alla prossima,
Rose